“Portate tutti un girasole”, l’appello dei milanesi per ricordare Alessandro

di solobuonumore

“Portate tutti un girasole”, l’appello dei milanesi per ricordare Alessandro

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L’abbraccio in cui Milano sta metaforicamente stringendo la sua famiglia in questi giorni “è un autentico miracolo”: lo definisce così Giorgio Meszely, padre di Alessandro, che nel 2017 morì per un malore a 15 anni, mentre giocava a basket sul campetto di via Dezza. Da allora lui e sua moglie Laura Scolari lo ricordano lasciando in quel punto dei girasoli, che però vengono spesso strappati. La madre di Alessandro allora ha lasciato un biglietto per spiegare il significato di quei fiori, ma anche quel messaggio è stato imbrattato. La vicenda è finita sui giornali e sui social e la reazione della città non si è fatta attendere: si sta innescando una mobilitazione. “Quello che sta accadendo ha del miracoloso – dice Meszely -. Credo dipenda molto dal fatto che le persone non ne possono più del vuoto di empatia che troppo spesso si manifesta nella nostra società. La gente è satura, stanca della cattiveria”. E poi aggiunge: “Ho scritto una lettera indirizzata all’assessorato allo Sport di Palazzo Marino per chiedere che il campetto di via Dezza possa chiamarsi ‘Il Girasole’, con tanto di intitolazione ufficiale”.

Su Repubblica l’articolo di Lucia Landoni

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