Era un giudice della corte d’appello, ma soltanto da pochi giorni. Perché Paolo Adinolfi fino a poco tempo prima era stato in servizio nella sezione Fallimentare del tribunale di Roma. Adesso a distanza di 29 anni dalla sua misteriosa scomparsa potrebbe essere arrivata la svolta: dall’alba di giovedì cani molecolari e investigatori stanno scavando sotto la Casa del Jazz, punto di riferimento della cultura romana all’inizio di via Cristoforo Colombo nato sulle ceneri di un bene sequestrato alla malavita organizzata.




