Ha confessato l’omicidio della moglie Elisa Polcino e del figlio quindicenne Cosimo Salvatore Ocone, operaio agricolo di 58 anni, fermato martedì 30 settembre a Ferrazzano, in provincia di Campobasso, dove è stato trovato dai carabinieri. Si era allontanato in auto, a bordo il ragazzo e la sorella di sedici anni ferita gravemente. L’uomo non ha opposto resistenza quando è stato fermato, poi è stato portato in procura. “Su tutti gli altri particolari della vicenda non è il momento di parlarne, non è opportuno" ha detto il procuratore di Benevento, Gianfranco Scarfò, prima di lasciare nella notte la caserma dei carabinieri di Campobasso. Sui corpi sarà effettuata l’autopsia.
Nel piccolo paese del beneventano sono tutti sconvolti, l’uomo aveva manifestato problemi psichici in passato, era stato visto denudarsi in piazza e poi trovare rifugio in chiesa. Avrebbe anche sofferto di gravi problemi di depressione. La pagina social che la coppia aveva aperto mostra foto felici di sette anni fa, ma da allora più niente. Il figlio maggiorenne aveva lasciato i problemi di casa, da tempo si era trasferito a Rimini, dopo la tragedia è rientrato a Paupisi. La famiglia avrebbe dovuto festeggiare il 19 ottobre i 25 anni di matrimonio della coppia.
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