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Usa parole forti. Quando sono in corso i colloqui a Ginevra sul piano Trump e in piazza a Roma si invoca una pace giusta, Matteo Salvini, alla festa della Lega lombarda a Castelcovati in provincia di Brescia, è dirompente. "Abbiamo sempre votato i pacchetti di aiuti per l’Ucraina ma hanno scoperto un giro di mazzette, e almeno 100 milioni di dollari pare siano finiti in conti all’estero, in bagni d’oro e giri di prostituzione". Questa volta il leader leghista scava un solco ancora più profondo che allontana la Lega dal resto dell’Europa quando la trattativa è a un punto cruciale: “Hanno attaccato la Lega quando abbiamo chiesto del destino dei soldi in Ucraina. Ma se invece di aiutare i bambini si pagano le mig****e e le ville all’estero, io non ci sto”.
Su Repubblica l’articolo di Gabriella Cerami
Video di Daniele Alberti, Edoardo Bianchi, Andrea Lattanzi
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