Scomparsa Alessandro Venturelli, la mamma: “Cambiare la legge, quando si sono mossi era già tardi”

di solobuonumore

Scomparsa Alessandro Venturelli, la mamma: “Cambiare la legge, quando si sono mossi era già tardi”

«Un figlio non si archivia». Roberta Carassai lo ripete da cinque anni, da quando suo figlio Alessandro Venturelli è scomparso da Sassuolo il 5 dicembre 2020. Da allora non si è mai fermata: lo cerca ovunque, chiede risposte, tiene viva la speranza. La procura di Modena ha chiesto di archiviare il caso, ma l’8 luglio 2025 la giudice Donatella Pianezzi si è riservata sulla decisione. «Credo voglia leggere le carte con attenzione», dice Roberta.
Durante ogni manifestazione, dietro di lei c’è sempre lo stesso striscione: il volto di Alessandro e una frase nera su bianco — «Le persone scomparse vanno cercate perché meritano voce, non silenzio».
Roberta lo ripete con forza: serve un fascicolo aperto perché le indagini continuino. «Se si chiude, si chiude una porta», spiega. E accusa la formula dell’ allontanamento volontario, che rallentò fin da subito le ricerche.
Il 23 ottobre sarà alla Camera dei Deputati insieme al detective Marc Di Maggio e all’avvocato Claudio Falleti, con cui ha fondato l’associazione Nostos. Lì presenteranno una proposta di legge per eliminare proprio quella definizione che, dice Roberta, «ha causato troppa sofferenza».

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