La scuola italiana si prepara a una rivoluzione culturale. Lo ha detto il Ministro dell’istruzione e del merito Giuseppe Valditara, che, intervenuto al meeting di Rimini, ha illustrato una serie di cambiamenti che riguarderanno i quasi sette milioni di studenti, 134mila in meno dello scorso anno a causa del calo demografico, che a breve torneranno in aula.
Sul fronte della didattica prosegue la sperimentazione della filiera tecnico-professionale 4+2, che prevede quattro anni di superiori e due negli ITS aAcademy. Per sostenere il progetto sono stati destinati 369 milioni di euro di fondi Pnrr. L’obiettivo dichiarato è rafforzare il collegamento tra scuola e lavoro, con l’anticipo dei percorsi formativi già dal secondo anno delle superiori. Sul tema, però, non mancano le critiche: secondo i dati Inail infatti, nel 2024 si sono registrati oltre 2mila incidenti, uno dei quali mortale, e più di mille nei primi cinque mesi del 2025.
Maggiore disciplina e severità sul comportamento: vietati gli smartphone che durante le lezioni rimarranno chiusi in appositi contenitori.
La condotta sarà considerata al pari delle altre materie e gli studenti che prenderanno un 6 dovranno sostenere un esame di riparazione presentando un elaborato su temi di cittadinanza attiva. Nei casi più gravi anche la sospensione non sarà più a casa, ma con attività di approfondimento o lavori socialmente utili presso enti convenzionati. Sul fronte della sicurezza, inasprite le pene per chi aggredisce insegnanti o presidi. Per i maggiorenni é prevista la reclusione da due fino a cinque anni e l’arresto obbligatorio in flagranza.
L’esame finale delle superiori torna a chiamarsi maturità. Due prove scritte e un colloquio orale, che diventa multidisciplinare e punta a valutare non solo conoscenze e competenze ma anche responsabilità e capacità argomentativa.
Leggi l’articolo completo su tgla7.it, clicca sul link in bio.
#tgla7 #shorts




