Serena Mazzini ci porta nel lato oscuro dei social

di solobuonumore

Serena Mazzini ci porta nel lato oscuro dei social

State postando la foto di vostro figlio in spiaggia che mangia un gelato? Non fatelo. Quell’immagine diverrà patrimonio pubblico e potrebbe finire nelle mani anzi nei device di pedofili muniti di Intelligenza Artificiale. I bambini sono una tentazione anche per chi li posta, a partire dai genitori: triplicano l’engagement, dunque il valore del video. Con un milione di follower si arriva a guadagnare mezzo milione di dollari l’anno. Solo alcune delle brutte cose che scoprirete leggendo "Il lato oscuro dei social network. Come la rete ci controlla e ci manipola" (Rizzoli) di Serena Mazzini. Insegnante di advertising e teoria e metodo dei mass media alla NABA di Milano e collaboratrice di Selvaggia Lucarelli nell’inchiesta sul Pandorogate e nel podcast "Il sottosopra", Mazzini in studio ci rivela la chimica dello scroll: endorfine che girano come con le slot, tiri la leva ma non è detto che arrivi il premio, il like, e allora devi andare avanti e riprovare.

È il gioco misterioso e infinito, la trappola dell’algoritmo, che innesca "la mutazione antropologica" nella quale siamo caduti senza accorgercene. Postiamo con voci facce e musica che sono un canone, assetati di views e approvazione. Un problema individuale, ma un problema sociale e politico visto l’uso che si fa dei nostri dati e gusti e l’abilità di un politico come Trump appoggiato da Musk nell’utilizzare messaggi divisivi e di forte impatto. Poi nel lato oscuro del web ci sono scorrettezze e miserie varie: chi riprende il parente morente, chi aizza la ragazza anoressica a non mangiare, chi va dal povero a vedere se è onesto e restituisce la banconota e solo allora lo fa ricco. Conoscere per evitare. E Serena da vera esperta di social media strategy e critica dei new media ha anche un consiglio per ragazze e ragazzi su come rispondere a uno shitstorm.

"Metropolis Extra, qualcosa di personale", la serie nata per conoscere chi è disposto a mettersi in gioco e raccontare storie di vita uniche. In streaming live ogni giovedì nella seconda parte di Metropolis e in replica la domenica e on demand sul sito di Repubblica

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