Prima di cambiare mestiere, aveva deciso di togliersi qualche sassolino dalla scarpa: scrisse un’e-mail e la inviò all’intera rubrica aziendale, segnalando tutto ciò che, a proprio dire, non funzionava in quel luogo di lavoro da cui se ne stava andando. I titolari considerarono quella lettera offensiva e lo denunciarono per diffamazione aggravata.
Tuttavia, il giudice ha deciso di assolverlo perché quel fatto non costituiva reato, arrivando a stabilire che quella critica non rappresentava alcun illecito.




