È una fitta coltre di smog quella che avvolge la capitale indiana da martedì 21 ottobre; il 20 ottobre milioni di persone avevano celebrato la festa indù del Diwali con fuochi d’artificio, milioni di fuochi che hanno fatto salire alle stelle i livelli di inquinamento atmosferico. I festeggiamenti a Nuova Delhi sono stati infatti un tripudio di petardi fino a tarda notte e hanno contribuito a riempire l’aria di fumo e particolato fine che si sono mescolati all’inquinamento stagionale e alle condizioni meteorologiche stagnanti. Tanto che oggi l’India ha sperimentato per la prima volta l’innesco nell’atmosfera di nuvole (chimiche) che provocano la pioggia rimuovendo così le particelle mortali dall’aria.
Martedì mattina, l’indice di qualità dell’aria della città era sopra 350 in diversi quartieri, un livello considerato "grave" e pericoloso per la respirazione, secondo l’esposizione massima giornaliera raccomandata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, ma comunque, mediamente i livelli di PM2,5 – microparticelle cancerogene abbastanza piccole da entrare nel flusso sanguigno – a volte raggiungono anche 60 volte i limiti giornalieri per la salute stabiliti dalle Nazioni Unite.
Anche la visibilità è diminuita in alcune zone della città, mentre una foschia grigia avvolgeva strade, grattacieli e monumenti storici.
Leggi l’articolo completo su tgla7.it, clicca sul link in bio.
#tgla7




