A due anni dalla strage di Brandizzo quando un treno ha travolto cinque operai che lavoravano sui binari spunta un nuovo audio di quella notte che rischia di aggravare la posizione degli indagati.

Una telefonata di appena 52 secondi che racconta molto della strage di Brandizzo, avvenuta il 30 agosto di due anni fa, in cui morirono 5 operai. "Ti avevamo detto che c’era ancora un treno" recita l’audio a disposizione della magistratura di Ivrea che indaga sul caso. "Non avevi ancora l’interruzione della circolazione". A parlare è Vincenza Repaci, dirigente movimento di Rfi. Dall’altro capo del telefono c’è Antonio Massa, caposcorta Rfi delegato alla sicurezza del cantiere, che le aveva comunicato la strage appena avvenuta. Alle 23.50 un treno merci aveva travolto e ucciso 5 operai della Sigifer, impegnati nella sostituzione di un tratto di rotaia all’altezza della stazione di Brandizzo.

A luglio la procura di Ivrea ha chiuso le indagini a carico di 21 persone, tra loro lo stesso Massa e Andrea Gibin, caposquadra di Sigifer, entrambi sopravvissuti alla strage. Tra gli indagati, anche Gianpiero Strisciuglio e Vera Fiorani, amministratori delegati di Rfi al momento della tragedia. Le accuse sono di omicidio e disastro colposi, ma la procura sta valutando l’aggravante, facendo passare i reati sotto il profilo della colpa cosciente. Il che potrebbe portare a pene più alte. Per i magistrati gli indagati conoscevano i rischi, avrebbero previsto l’evento ma hanno confidato di poterlo evitare. Ma così non è stato.

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