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"Non ci ho visto più, non pensavo nemmeno di averlo colpito cosi, in quel modo. Avevo un coltello con me perché sono stato aggredito in passato. Io sono intervenuto dopo, la rissa è partita dagli altri". Questo il senso delle parole alla gip Chiara Valori del maggiorenne accusato di tentato omicidio per aver accoltellato, lo scorso 12 ottobre nella zona della movida milanese di corso Como, uno studente bocconiano di 22 anni. Da parte sua e dell’altro maggiorenne che faceva da palo c’è un rimpallo di responsabilità. Si dicono tutti pentiti, ma i magistrati vogliono capire quanto sia genuino il pentimento. Entrambi, attraverso gli avvocati, hanno chiesto la revoca del carcere – sono a San Vittore – per i domiciliari: per decidere servirà prima il parere del pm.

L’articolo completo di Rosario Di Raimondo e Carmine R. Guarino su Repubblica