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Cinque minuti di arancia meccanica per rovinare una vita. Quella di uno studente bocconiano 22enne, rapinato dal branco la notte del 12 ottobre fuori da una discoteca del centro, pestato e accoltellato al fianco e al gluteo per 50 euro: quattro litri di sangue perso, un polmone perforato, ripetute trasfusioni per tenerlo in vita al pronto soccorso del Fatebenefratelli — dov’è tutt’ora ricoverato — e lesioni spinali che con ogni probabilità lasceranno danni permanenti. I cinque presunti aggressori hanno 17 e 18 anni. Lo lasciano a terra e a passo tranquillo s’incamminano verso i locali di corso Como e dintorni. Con “disumana indifferenza” sul momento e “neppure dopo essere venuti a conoscenza del procedimento penale a loro carico”: i passi delle ordinanze cautelari parlano da soli.

Il punto di Massimo Pisa

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