Trump vuole deportare 9mila immigrati irregolari (tra cui 2 italiani) a Guantanamo, con il nostro governo che prova a correre ai ripari; gli scontri tra manifestanti e la Guardia nazionale a Los Angeles; il governo italiano compatto sul taglio alle tasse al ceto medio ma non su fisco e su terzo mandato. Le notizie di oggi forti e chiare.
Ci sono almeno due italiani tra le 9000 persone nelle liste di irregolari che l’amministrazione Trump vuole spedire al carcere di massima sicurezza di Guantanamo (chiuso da Obama). Uno è già stato rimpatriato, l’altro attende di essere espulso. Nessuno di loro rischia il carcere perché l’Italia è pronta è pronta a "riprenderli". Parola del ministro degli Esteri, Antonio Tajani. Possono stare tranquilli? E gli altri?
Dilagano le proteste contro le politiche migratorie di Trump non solo a Los Angeles e San Francisco, ma anche ad Atlanta, Seattle, Dallas, Louisville e New York, dove la polizia ha arrestato decine di persone. La Casa Bianca invia altri 2000 membri della Guardia nazionale a Los Angeles e 700 marines. Un nuovo metodo di distrazione di massa?
Dopo il mancato raggiungimento del quorum ai referendum sul lavoro e sulla cittadinanza la maggioranza, soddisfatta del risultato, si riunisce a Palazzo Chigi. Ma tra Meloni, Salvini e Tajani il clima è teso. Mentre la premier annuncia meno tasse per il ceto medio, i tre leader litigano sul fisco e sul terzo mandato e per i governatori di Regione.
Ne parliamo con Paolo Garimberti, l’ambasciatore e docente alla cattolica Piero Benassi; Gian Marco Centinaio, vicepresidente del Senato ed esponente della Lega; Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera. Da Tel Aviv: Gabriella Colarusso. Da Montecitorio: Gabriele Rizzardi. In studio con Gerardo Greco e Luca Piras: Greta Cristini e Giovanna Vitale.
Infine, come ogni mercoledì, la controcopertina di Metropolis è curata da Mattia Feltri, direttore di HuffPost, con il suo “Buongiorno della sera”.
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