Nessuna dichiarazione ufficiale ma Trump e Xi Jinping, alla fine di un paio d’ore di incontro a Busan, Corea del Sud, sono apparsi sorridenti, stringendosi le mani. Trump ha poi detto che "su una scala da 1 a 10, l’incontro con Xi è stato un 12".
Il rapporto tra Cina e Usa "is very, very important – molto, molto importante" e l’accordo è stato raggiunto su "quasi tutto". Cordialità anche nei preliminari, nel discorso di apertura tra i due: "Xi è un grande leader di un grande paese" ha affermato Trump, convinto che tra lui e il leader cinese "ci sarà un rapporto fantastico per molto tempo". Da parte sua Xi Jinping ha risposto che è "un grande piacere incontrare il presidente degli Stati Uniti per la loro sesta riunione". L’incontro sarà replicato in Cina ad aprile e poi negli Stati Uniti, "un po’ di tempo dopo"
Trump ci tiene subito ad annunciare un accordo sulla soia, per far contento una parte del suo elettorato, gli agricoltori statunitensi in crisi, annunciando che gli acquisti di soia Usa cominceranno "subito". "Soia e altri prodotti agricoli saranno acquistati immediatamente da Pechino. L’accordo sarà rinegoziato ogni anno ma credo che durerà a lungo".
Sarebbe stata raggiunta anche un’intesa sulle terre rare della Cina. "Tutte le terre rare sono state colonizzate, e questo vale per il mondo", ha detto Trump. "Quell’ostacolo è stato rimosso… Non c’è più alcun ostacolo sulle terre rare. Speriamo che sparisca dal nostro vocabolario per un po’ ". Si sarebbe discusso anche della vendita alla Cina di una grande quantità di microprocessori.
Si sarebbe anche concordato la riduzione dei dazi statunitensi sulla Cina dal 57 al 47% e dei dazi legati al fentanyl dal 20% al 10%, in cambio dell’impegno di Xi a collaborare per fermare il traffico di questo stupefacente che continua a mietere vittime negli Usa.
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