L’attesa per la telefonata tra Trump e Putin che potrebbe essere decisiva per il cessate il fuoco in Ucraina; la ripresa dei raid israeliani nella Striscia di Gaza dopo la fine della tregua; La premier Meloni alla prova del parlamento in vista del Consiglio europeo per rispondere del riarmo di Bruxelles; l’attesa per la telefonata tra Trump e Putin che potrebbe essere decisiva per il cessate il fuoco in Ucraina. Le notizie di oggi forti e chiare.
Il Cremlino parla di «passo importante», la Casa Bianca dice «siamo a pochi metri dalla pace, mai così vicini» e già prospetta «un annuncio». Di sicuro la telefonata al vertice prevista oggi fra Donald Trump e Vladimir Putin può segnare la svolta della guerra in Ucraina. Adesso la tregua tra Kiev e Mosca è davvero vicina?
Intanto, in Italia, Giorgia Meloni si affronta il Senato in vista del Conglio europeo del 20 e 21 marzo. La premier in Parlamento parlerà del piano di riarmo di Bruxelles e ha un nemico in casa, la Lega, che si è sempre schierata contro la proposta di Ursula von der Leyen. La premier riuscirà a tenere unita la maggioranza?
Infine il Medio Oriente. Una serie di esplosioni ha scosso la Striscia di Gaza, segnando la ripresa dei bombardamenti da parte dell’esercito israeliano contro obiettivi di Hamas. Si tratta degli attacchi più intensi dall’inizio del cessate il fuoco del 19 gennaio. Perché, nonostante lo scambio di ostaggi e prigionieri, la tregua tra Hamas e Israele è finita?
Ne parliamo con: Raffaele Nevi, deputato e portavoce nazionale di Forza Italia; Piero Benassi, ex ambasciatore. In studio con Gerardo Greco e Luca Piras: Giovanna Vitali.
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