L’attacco alla commissione Ue a Jenin e le scuse dell’Idf: gli stop and go di Trump sulle trattative di pace in Ucraina, con l’offerta del Vaticano a ospitare l’incontro Kiev-Mosca; le amministrative e la corsa verso il referendum con le divisioni del governo sul terzo mandato. Le notizie di oggi forti e chiare.
L’Idf spara in aria durante una visita diplomatica a Jenin, in Cisgiordania. Colpi di "avvertimento" esplosi durante la visita di una delegazione composta da 25 ambasciatori e e diplomatici europei, tra cui il vice console italiano. Alla reazione immediata del ministro degli Esteri Tajani, sono seguite le scuse dell’esercito israeliano. Che ha motivato l’incidente con una deviazione della delegazione, che avrebbe sostato in "zona vietata". Nelle stesse ore l’Idf ha colpito l’ospedale di al-Wada, nel Nord della Striscia.
“In Ucraina si combatte una guerra tra europei, senza accordo mi tiro indietro”. Solo l’ultima versione di un Donald Trump pronto a sfilarsi dalle trattative di pace per l’Ucraina. Ma non era lui che aveva parlato con Putin due ore per arrivare almeno a un cessate il fuoco? Potrebbe essere in Vaticano il tavolo delle trattative tra Kiev e Mosca: l’offerta arriva da Leone XIV (ma il Cremlino non c’è nessuna "proposta ufficiale".
La politica interna. Fine settimana di amministrative per 4 città: Genova, Taranto, Ravenna e Matera. Da una parte la corsa al referendum dell’8 e 9 giugno, sul lavoro e sulla cittadinanza, con le opposizioni che protestano contro la Rai per la scarsa copertura informativa. Sul fronte della maggioranza invece tiene ancora banco il terzo mandato per i governatori regionali. Le frizioni tra Lega e Fratelli d’Italia potrebbe creare un problema a Giorgia Meloni?
Ne parliamo con: Matilde Siracusano, sottosegretaria ai rapporti con il Parlamento ed esponente di Forza Italia; Alessandro Zan, eurodeputato del Partito Democratico; l’ambasciatore Giorgio Starace. Da Genova: Matteo Macor. Da Montecitorio: Gabriele Rizzardi. In studio con Gerardo Greco e Luca Piras: Laura Pertici e l’ex ministro Andrea Orlando. Con un focus militare di Gianluca Di Feo.
Infine, come ogni mercoledì, la controcopertina di Metropolis è di Mattia Feltri, direttore di HuffPost, con il suo "Buongiorno della sera".
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