Il presidente Donald Trump e il sindaco eletto di New York, Zohran Mamdani, si sono incontrati alla Casa Bianca concentrandosi più sugli obiettivi comuni che sulle loro accese divergenze. I due hanno anche risposto alle domande dei giornalisti nello studio ovale.
Tra i due c’è stato anche un momento di leggerezza, persino su un argomento che avrebbe potuto trasformarsi in un forte punto di tensione tra Mamdani e Trump. A una domanda di un giornalista sul fatto che in passato avesse definito Trump un "fascista", Mamdani ha iniziato a rispondere parlando delle loro differenze di vedute, ma Trump lo ha interrotto dicendo che poteva tranquillamente ammetterlo.
"Va bene, può semplicemente dirlo", ha detto Trump, sorridendo e dandogli una pacca sul braccio. "È più facile che spiegarlo — non mi importa!" "Sì", ha risposto Mamdani, sorridendo.
In passato, il presidente aveva definito Mamdani un "comunista al 100% fuori di testa e un vero maniaco". Mamdani, dal canto suo, ha definito l’amministrazione Trump "autoritaria" e si è descritto come "il peggior incubo di Donald Trump".
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