Cristalli e specchi che si riverberano sui lampadari a goccia, gonne e giacche ispirate ai damerini del Settecento veneziano. Sono le creazioni di Domenico Dolce e Stefano Gabbana, al Palazzo delle Esposizioni di Roma nella mostra "Dal cuore alle mani".
E ancora abiti come opere d’arte, uno dei fili rossi della mostra, come le opere dove vengono citate le loro più amate creazioni, dalle architetture di Palazzo Farnese ai dipinti di Tiziano, Leonardo Da Vinci, Botticelli. Oppure negli splendidi abiti bianchi ispirati agli stucchi del Seicento siciliano. Pensate che, per crearli, i due stilisti hanno usato una particolare tecnica con Ota e crine di cavallo. Il carretto con le maioliche, limoni e foglie, come dimenticare l’amore per la Sicilia ripreso in tante opere dei due stilisti.
Sacro e profano si mischiano da sempre nelle realizzazioni di Dolce e Gabbana, il motivo del cuore sacro ricamato su abiti e borse. E vi stupirà l’abito che chiude la mostra in pizzo macramé dorato arricchito con gioielli in filigrana d’oro: è un omaggio alla Madonnina che risplende tutta d’oro sul Duomo di Milano.
E se vi state chiedendo come sia possibile realizzare tutto questo, non perdetevi la sezione della mostra sugli atelier dei due stilisti. Ripercorre le tecniche più usate, da quelle nuove come il collage fino alla riscoperta di antiche tradizioni come il piccolo punto.
"Viaggio nell’arte", una rubrica a cura di Giulia Lauletta.
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