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Dopo l’incontro in Vaticano, Viktor Orbán si ferma a conversare con Repubblica prima di raggiungere Giorgia Meloni a Palazzo Chigi. È disponibile a ragionare delle sanzioni americane sul petrolio, che colpiscono l’Ungheria e hanno spinto il premier ungherese a promettere impegno per aggirarle. Una posizione che è assieme un colpo all’Europa e agli Stati Uniti. "L’Unione – dice – non conta nulla. E presto sarò da Trump per risolvere il problema delle sanzioni al petrolio, perché l’Ungheria dipende moltissimo dal gas e dal petrolio russo. Senza di loro, i prezzi dell’energia andranno alle stelle, provocando delle carenze nelle nostre scorte".

Di Tommaso Ciriaco

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