La proposta di Mosca, che vuole un breve tregua dei combattimenti ini Ucraina, per tra l’8 e il 10 maggio; la corsa verso il Conclave del 7 maggio, con i cardinali favoriti alla successione di Francesco; le elezioni in Canada, con la vittoria dei liberali, che vogliono respingere le mire espansionistiche di Trump. Le notizie di oggi forti e chiare.

Alla vigilia dei 100 giorni del secondo mandato di Trump alla Casa Bianca, Putin tenta un’ultima carta per cercare di blandire il presidente statunitense, impaziente di chiudere il conflitto in Ucraina. Dopo la tregua di 30 ore in occasione della Pasqua del 20 aprile, il leader del Cremlino dichiara una pausa unilaterale delle ostilità di tre giorni per commemorare la fine della Seconda guerra mondiale, dall’8 al 10 maggio. Ma Washington e Kiev frenano. La fine delle ostilità in Ucraina adesso è più lontana?

Intanto, in Vaticano, proseguono i preparativi per il Conclave, che inizierà il 7 maggio. Il prossimo Papa potrebbe essere uno dei cardinali italiani che entreranno in Cappella Sistina, Pietro Parolin, Matteo Zuppi e Pierbattista Pizzaballa, nonostante i numeri. Perché nel Conclave più affollato e più internazionale della storia, in realtà, gli italiani sono una sparuta minoranza ma presentano tre candidature molto forti. Il successore di Bergoglio potrebbe essere davvero un italiano?

Infine le elezioni in Canada, dove l’ombra lunga di Donald Trump fa volare il partito Liberale guidato dall’ex governatore della Banca del Canada Mark Carney, l’economista di 60 anni che a marzo ha preso in corsa le redini del governo del dimissionario Justin Trudeau diventando il 24esimo premier. Il risultato delle elezioni fermerà le ambizioni della casa Bianca di annettere il Canada?

Ne parliamo con: Nathalie Tocci, direttrice dell’Istituto affari internazionali; Alessandra Ghisleri, direttrice di Euromedia Research; Angelo Bonelli, leader di Alleanza Verdi e Sinistra. Da Montecitorio: Gabriele Rizzardi. In studio con Gerardo Greco e Luca Piras: Annalisa Cuzzocrea.

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