“È uno jihadista, odia gli ebrei, è un terrorista.” Così i repubblicani hanno attaccato Zhoran Mamdani, candidato socialista e musulmano, nelle ultime settimane di campagna elettorale a New York. Trump a poche ore dal voto ha minacciato di tagliare i fondi alla città nel caso fosse stato eletto. Eppure, Mamdani ha vinto, e la sua vittoria per la poltrona di sindaco di New York ha le sembianze di una vera e propria rivoluzione. Parliamo di un candidato socialista, musulmano di famiglia indiana, nato in Uganda, che ha sconfitto l’establishment democratico, lanciando un segnale inequivocabile sulla direzione della politica statunitense.




