Al teatro Massimo le voci degli ucraini di Palermo contro l’aggressione russa

di solobuonumore

Al teatro Massimo le voci degli ucraini di Palermo contro l’aggressione russa

"Stop war, stop Putin". Cartelli e bandiere sventolano in piazza Verdi, davanti al teatro Massimo illuminato con i colori della pace. L’invasione russa in Ucraina ha prodotto una mobilitazione solidale a Palermo. In migliaia sono scesi in piazza, alle 19, su proposta del Festival delle Letterature migranti per una veglia della pace che ricorda alla collettiva l’importanza del contrasto alle dittature. "Facciamo appello ai liberi per la libertà – il festival riprende una frase di Don Sturzo – a tutte quelle persone e alle associazioni che oggi sono solidali col popolo ucraino, con le donne e gli uomini minacciati dalla guerra e dalla follia totalitaria". Tante le associazioni cittadine presenti alla manifestazione, aperta dal concerto del coro di voci bianche e del coro arcobaleno del teatro Massimo. Smartphone rivolti verso il piccolo coro che ha intonato Imagine di John Lennon e l’Ave Verum di Mozart. Presenti la Cgil e Arci, il sindaco Leoluca Orlando, l’assessore comunale alle CulturE Mario Zito, il sovrintendente del teatro Massimo Marco Betta e il segretario regionale del Pd, Anthony Barbagallo. "Con Putin si sta riproponendo la violenza nazifascista che ha colpito il mondo intero – dice il sindaco Leoluca Orlando -. Leggeremo quello che sta avvenendo oggi sui libri di storia". A manifestare anche gli ucraini di Palermo. "Noi ucraini vorremmo che tutto il mondo vedesse quello che sta succedendo. E che non ci fossero più persone indifferenti davanti all’aggressione inammissibile che stiamo subendo". .di Marta Occhipinti

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