COP26, Cingolani: “Un grado e mezzo di Co2, obiettivo rivoluzionario”. Bernabè: “Stavolta non è bla

di solobuonumore

COP26, Cingolani: “Un grado e mezzo di Co2, obiettivo rivoluzionario”. Bernabè: “Stavolta non è bla

Il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani – di ritorno dalla sessione inaugurale della COP26 sul clima di Glasgow – ha partecipato a Roma all’evento "Industrial Decarbonization Pact" a Roma. "Abbiamo fatto accettare un grado e mezzo di riscaldamento climatico invece di due, questo è un’obiettivo rivoluzionario", ha spiegato Cingolani dal palco del convegno, a cui hanno partecipato molti dei vertici dell’industria italiana. Tra loro, l’ad di Eni Claudio Descalzi che ha sottolineato: "C’è un grande sforzo per la decarbonizzazione da parte dell’Europa, ora ci auguriamo che anche altri Paesi seguano l’esempio, a partire dalla carbon tax (la tassa sulle emissioni)". Cingolani, tuttavia, non ha nascosto le difficoltà di raggiungere il target della neutralità climatica entro il 2050, senza lo sviluppo di nuove tecnologie per ridurre le emissioni e catturare la Co2 emessa nell’atmosfera. Un’analisi condivisa dall’ex ad di Eni e attuale presidente dell’ex Ilva Franco Bernabè che ha spiegato: "Le rinnovabili non bastano, l’innovazione tecnologica in campo ambientale è stata molto trascurata in passato, ora per recuperare serviranno tempi lunghi, ma sono necessari". Inevitabile, in questo senso affrontare anche il tema del nucleare: "Noi abbiamo escluso il nucleare – ha detto il ministro Cignolani -, ma ci sono delle cose definite "nucleare di striscio", perché utilizzano gli atomi, che si stanno sviluppando e potrebbero dimostrarsi migliori del gas".

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