Covid, Gimbe: nuovi casi in calo ma è allarme terapie intensive

di solobuonumore

Covid, Gimbe: nuovi casi in calo ma è allarme terapie intensive

Roma, 25 mar. (askanews) – Calano leggermente i nuovi casi e i decessi. Ma continuano ad aumentare i ricoveri con sintomi e le terapie intensive. Questi i dati del monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe sulla situazione Covid-19 in Italia, in riferimento alla settimana 17-23 marzo, rispetto alla precedente.

Nel dettaglio, sono stati 290 in più i ricoveri in intensiva e 2.330 in più i pazienti ricoverati con sintomi; +4,6% i casi attualmente positivi nel Paese.

"Nel pieno della terza ondata – ha dichiarato Nino Cartabellotta, presidente di Gimbe – si intravedono i primi segnali di miglioramento", tuttavia, "il dato nazionale risente di situazioni regionali molto eterogenee".

Nella maggior parte delle Regioni che erano in zona rossa o arancione o avevano comunque attuato rigorose restrizioni mirate, calano i nuovi casi; in aumento, invece, in Regioni che tre settimane fa erano in area gialla o bianca.

Superata la soglia d’allarme in 10 e 12 Regioni rispettivamente per l’area medica e per le terapie intensive, che in 5 Regioni (Umbria, Friuli-Venezia Giulia, Molise, Abruzzo, Toscana)hanno una saturazione al 40 per cento e in 5 (Marche, Lombardia, P.A. Trento, Piemonte, Emilia-Romagna) al 50 per cento. Sul fronte vaccini, non risultano consegnate oltre un terzo delle dosi previste. Si procede ancora a rilento nel proteggere i più fragili: nella vaccinazione degli over 80 si registra che solo il 19,1% ha completato il ciclo e il 27,4% ha ricevuto la prima dose.

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