Secondo i dati della Prefettura di Napoli al gennaio 2022 sono oltre 10 mila gli sfratti esecutivi a Napoli. Un numero che è il quadruplo della media annuale fatta registrare prima della pandemia. "Da gennaio è finito il blocco degli sfratti per decisione del governo – spiega a Fanpage.it Alfonso De Vito della "Campagna per il diritto all’abitare" – per il 90% si tratta di morosità incolpevole, ovvero persone che non hanno potuto più pagare, e riguarda alloggi pubblici e privati. Le politiche per la casa sono ferme al palo, a Napoli non c’è nemmeno una graduatoria per l’assegnazione degli alloggi popolari, nella terza città d’Italia".
L’emergenza riguarda le fasce sociali più deboli e soprattutto gli abitanti degli alloggi comunali. "Durante la pandemia c’è chi ha preferito mangiare piuttosto che pagare l’affitto, se per il governo la pandemia è finita probabilmente dobbiamo fare i conti con il fatto che la crisi sociale inizia ora" sottolinea De Vito. Fanpage.it ha raccolto alcune testimonianze degli abitanti degli alloggi comunali di vico San Nicola al Nilo, nel centro storico di Napoli, anche loro a rischio sfratto. Persone con gravi problemi economici e di salute, che rischiano di non avere più un tetto.
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