Gabriele Muccino: “La rivoluzione con L’ultimo bacio, siamo tutti più mucciniani di quanto pensiamo”

di solobuonumore

Gabriele Muccino: “La rivoluzione con L’ultimo bacio, siamo tutti più mucciniani di quanto pensiamo”

La vita addosso – io, il cinema e tutto il resto è in edicola dal 12 ottobre ed è la prima autobiografia di Gabriele Muccino. Il noto regista non si risparmia e, in questa lunga intervista con Fanpage.it, parla di come la passione per il cinema lo abbia salvato sin da quando la balbuzie gli impediva di sentirsi in armonia con il mondo esterno: "I detrattori mi pungolavano sull’essere troppo mucciniano, su questo impeto che non riuscivo a placare, ma a ben vedere in Scene da un matrimonio si menano come mai nei miei film. Anche Bergman era mucciniano, lo siamo tutti". L’approdo in America con La ricerca della felicità, il rapporto con Will Smith e quella volta che gli disse "Sono annoiato alle lacrime", in un momento di crisi con la moglie Jada Pinkett. Muccino apre anche alla rottura con il fratello Silvio: "Gli dissi che gli attori spesso perdono l’orientamento, perché è un mestiere complicato che ti sottopone a giudizio continuo, quindi gli proposi un patto: se uno dei due a un certo punto avesse perso la lucidità, l’altro lo avrebbe dovuto salvare. E io quel patto ho cercato di mantenerlo fino alla fine, ho fatto di tutto per recuperarlo e riportarlo da me, dove avrebbe potuto essere al sicuro".
 
Di: Eleonora D’Amore
riprese: Giulia Salvatorimontaggio: Francesco Galgano

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