In Albania c’è un sottomarino dell’era sovietica da salvare

di solobuonumore

In Albania c’è un sottomarino dell’era sovietica da salvare

Vlora (Albania), 18 mag. (askanews) – Marchiato con il numero 105, l’Orage è l’ultimo rimasto di quattro sottomarini dell’era sovietica del "Progetto 603" abbandonati da Mosca nelle acque albanesi dopo la rottura nel 1961 con la dittatura comunista albanese di Enver Hoxha. In queste immagini di France Presse è ormeggiato nella base militare marittima di Pashaliman, nella baia di Valona, costruita nelle operazioni congiunte con l’allora Unione sovietica, nell’ambito del Patto di Varsavia, nato in contrapposizione all’Alleanza del Patto Atlantico (Nato).

"La base di Pashaliman, ha, nella storia, sempre avuto una grande importanza – spiega il Capitano Sabri Gjinollari, comandante della flottiglia navale albanese – per via della sua posizione geostrategica, perché è situata all’ingresso del canale di Otranto, da dove possiamo controllare tutto il traffico marittimo nel Mar Adriatico, ma anche nel Mediterraneo centrale".

Un ex marinaio ha mantenuto in vita l’Orage ricostituendo i suoi interni saccheggiati durante una rivolta armata nel 1997. Il destino del sottomarino è tuttavia incerto, se non viene portato via dal mare, rischia di andare a fondo con tutta la sua storia. Per Naim Shehaj la cosa migliore sarebbe trasformarlo in un museo.

"Questo sottomarino è il modello 613C costruito negli anni cinquanta nell’Unione sovietica, all’epoca dell’amicizia con l’Unione sovietica. I sovietici avevano dispiegato qui dodici sottomarini. Quando sono partiti, ne hanno presi 8 e quattro sono rimasti nella base".

C’è infatti un tunnel antiatomico lungo 950 metri costruito dopo la rottura delle relazioni tra l’ex Urss e il paese balcanico, e nato dalla successiva amicizia con la Cina – che qui avrebbe voluto ospitare dei lanciamissili – tramite il quale il sottomarino potrebbe essere messo fuori dall’acqua.

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