La storia di Ousmane Sylla, morto di accoglienza: “Spacchiamogli la testa a sta gente”

di solobuonumore

La storia di Ousmane Sylla, morto di accoglienza: “Spacchiamogli la testa a sta gente”

Ousmane giunge a Lampedusa il 29 luglio 2023 con il sogno di raggiungere suo fratello Djibril in Francia. Djibril, un cantante residente in Francia da sette anni, è padre di una bambina e condivide con Ousmane la passione per la musica. Cresciuti a Conakry, capitale della Guinea, i due ragazzi decidono di emigrare in cerca di migliori opportunità. 

In Italia però, Ousmane si trova intrappolato nel sistema di accoglienza  italiano, spesso caratterizzato da corruzione e opacità nelle modalità di assegnazione dei servizi.
 
Trasferito da Ventimiglia a Cassino vive esperienze negative all’interno della casa famiglia "Revenge" di Sant’Angelo. Soggetto a vessazioni e punizioni, cerca di denunciare le violenze subite ma viene respinto e collocato altrove, continuando a tornare per rivedere il suo amico e un cane di cui si prendeva cura.
 
Ousmane cerca aiuto presso il consiglio comunale di Cassino, ma viene espulso e trasferito al Centro di Permanenza per il Rimpatrio (CPR) di Trapani, dove rimane per più di tre mesi nonostante i tentativi di un avvocato di farlo trasferire in una struttura più adatta alle sue esigenze psicologiche. La sua situazione si aggrava quando viene trasferito al CPR di Roma Ponte Galeria dopo rivolte interne.
 
Il 4 febbraio 2024, Ousmane viene trovato impiccato in cella, lasciando una scritta in francese in cui chiede di essere sepolto in Africa. Il suo corpo è ancora in attesa di rimpatrio, mentre suo fratello Djibril è a Roma per cercare giustizia e verità sulle circostanze della sua morte, rivelando il dettaglio che lega la tragedia alla casa famiglia di Sant’Angelo in Theodice.
 
Una storia, quella di Ousmane e di tanti altri che denunciano maltrattamenti, che solleva interrogativi sulla gestione e l’efficacia del sistema di accoglienza italiano per i minori stranieri non accompagnati, mettendo in luce la mancanza di adeguate misure di supporto e protezione per individui vulnerabili come lui.

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