Primarie Pd, Cuperlo: “Caso tessere gonfiate è uno scandalo, concezione malata della politica”

di solobuonumore

Primarie Pd, Cuperlo: “Caso tessere gonfiate è uno scandalo, concezione malata della politica”

Il deputato dem Gianni Cuperlo, in corsa per le primarie del Partito Democratico che si svolgeranno il prossimo 26 febbraio, in un’intervista a Fanpage.it racconta perché ha deciso di candidarsi: "Perché ci credo, perché ci ho sempre creduto, e insieme con me molti e molti ci credono. E questa volta la consapevolezza è che non si tratta solo di cambiare l’ottavo o nono segretario, ma di mettere in sicurezza questo progetto e ricollocare i valori, le politiche del Partito Democratico nell’Italia dei prossimi mesi e dei prossimi anni. E questo perché al governo c’è la destra. Diceva Giuseppe Dossetti molti anni fa che ‘la radice di tutti i regimi potenzialmente illiberali, autoritari è una iniezione di paura alla quale si offre un antidoto, ma in cambio di una quota di libertà’. Questa è la destra e noi dobbiamo costruire una opposizione, ma anche un’alternativa a questa idea del potere".
Cuperlo si esprime anche sul caso delle tessere ‘fantasma’, sulle irregolarità emerse in Campania e in altre città d’Italia: "Io penso che siano episodi letteralmente scandalosi. Sono logiche che non appartengono a un’idea della politica sana, della politica bella, della politica pulita e trasparente. Cosa vuol dire? I signori delle tessere che reclutano centinaia di nuovi iscritti nell’arco di una nottata, con carte di credito che vengono utilizzate per pagare le quote tessere di decine di persone quando le regole lo impediscono. Ma è proprio una concezione malata della politica ed anche del confronto politico. Io penso che la dialettica interna ad un partito, tanto più se si chiama democratico, sia un elemento di ricchezza. Il pluralismo non è mai un elemento che impoverisce, è un elemento che può soltanto allargare il consenso a quella forza. Ma bisogna essere all’altezza di quel pluralismo, considerarlo effettivamente come un valore da preservare, in una logica dove anche la selezione dei gruppi dirigenti non può avere una dinamica di tipo maggioritario. Un partito non è un derby di calcio, un partito è una comunità di senso, una comunità dove la discussione è l’elemento portante che poi conduce anche alle sintesi che si vogliono determinare".

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