Saronno, medico e infermiera killer: altre venti morte sospette

di solobuonumore

Saronno, medico e infermiera killer: altre venti morte sospette

Sempre più inquietante il caso del medico killer Leonardo Cazzaniga e della sua amante Laura Taroni: altre venti morti sospette, e nuovi indagati

La vicenda del Pronto Soccorso di Saronno sembra ormai una porta spalancata sull’inferno: altre venti le morti sospette. Indagato un maresciallo per omessa denuncia. Ed emerge ora come l’infermiera Laura Taroni avrebbe ucciso, dopo il marito, anche la propria madre, con la complicità del medico che si credeva Dio.

LA MAMMA – Laura odiava la mamma, Maria Rita Clerici, 61 anni. La donna non vedeva di buon occhio il suo amante. Pare che un giorno i due si fossero pure picchiati. E Laura si confidava col figlio: “Come faccio a fidarmi della nonna? Come ca… faccio!”. Com’è noto, l’infermiera spiegava al medico che, se avesse voluto, si sarebbe liberata anche dei due bimbi. Laura sosteneva pure che la madre avesse avuto una relazione con suo marito Massimo Guerra.

LA MORTE – Maria Rita Clerici morì il 4 gennaio 2014. Nelle settimane precedenti Laura aveva detto ai parenti che la mamma stava male e si aggravava in continuazione. Ma sembra ora che non fosse vero. Il giorno prima del decesso aveva comperato dei giocattoli per i nipoti. Ma le sarebbero stati somministrati a sua insaputa alcuni farmaci che alle 19,30 la mandarono in coma.

 

LA DINAMICA – L’ambulanza sarebbe stata chiamata con ritardo, giungendo alle 21,27. All’arrivo i soccorsi trovarono sia l’infermiera che il medico, che, pur non avendo praticato azioni rianimatorie, avrebbero impedito loro di toccare il corpo. Al 118 Cazzaniga disse che Maria Rita Clerici soffriva di diabete, di cui però non esiste né un referto, né un ricovero, né una visita.

CREMATA – La donna, così come Massimo Guerra, fu cremata. L’ipotesi è che i cadaveri subito questa sorte per non far emergere nulla dall’autopsia. Alla cugina Laura disse che marito e madre andavano puniti e che allora “ci ho pensato io”.

GLI ALTRI PARENTI – Ma altri parenti sarebbero stati nel mirino dell’infermiera. Come la sorella della nonna, per cui Laura diceva all’amante: “Eh scusa, deve finirla di rompere. Le riempio la boccetta del Talofen di Entumin”. E il medico, di rimando: “Sai che può succedere che casca…” E lei: “Si ma può anche succedere che non si sveglia più? (…) e oh se casca amen”. Ma Cazzaniga le fece notare: “Ma poi sei sicura di poter gestire come vuoi tu i tuoi nonni?”. E lei rispondeva: “Il nonno lo faccio interdire il giorno dopo”. Sui pazienti dell’ospedale l’anestesista si è finora difeso: “Alleviavo le sofferenze”.

ALTRI VENTI EPISODI – Ma altri venti episodi di morti sospette sono ora nel mirino degli inquirenti, per l’ormai famigerato “protocollo Cazzaniga”: i carabinieri hanno dovuto destinare un maresciallo ad un centralino per raccogliere tutte le numerose nuove segnalazioni di questi giorni.

MARESCIALLO INDAGATO – Intanto si allarga anche ad un carabiniere l’inchiesta: si tratta del luogotenente al comando della stazione di Saronno nel 2012. Da lui si presentò un medico (indagato ora per falso ideologico) che sostiene di avergli portato nel 2013 una lettera in cui esprimeva diversi dubbi sulla morte di Massimo Guerra, il marito di Laura Taroni. Il luogotenente nega di averla ricevuta e il medico non l’ha più: ma rimane agli atti la sua presenza al comando nei giorni indicati. Cosa che ha fatto scattare l’indagine per omessa denuncia.

FACEBOOK OSCURATO – La pagina Facebook di Laura Taroni era da tempo oggetto di insulti e minacce, nell’ordine di diverse centinaia. Gli inquirenti l’hanno fatta oscurare anche perché sul profilo c’erano diverse foto dei due figli della donna, di 9 e 11 anni, che sono ora in una comunità protetta.

RESTANO IN CARCERE – Respinte le richieste dei domiciliari per medico e infermiera. Il dottore sarà nuovamente sentito dal pm, mentre Laura si è avvalsa della facoltà di non rispondere. E resta un dubbio atroce: con questa enorme mole di indagini, indizi e intercettazioni, Laua Taroni e Leonardo Cazzaniga potevano essere fermati prima? Quante persone hanno ucciso? Quante sapevano?

Fonte: Oggi

www.solobuonumore.it
solobuonumore.it@gmail.com

facebook instagram twitter telegram

© Solobunumore copy left