Saviano, sesso e mafia prima puntata – Cuore / Di Lauro stregato dalla sua giovane fidanzata

di solobuonumore

Saviano, sesso e mafia prima puntata – Cuore / Di Lauro stregato dalla sua giovane fidanzata

La prima puntata della serie «Sesso e Mafia» su CorriereTv tratta dal nuovo libro di Roberto Saviano «Noi due ci apparteniamo» (Solferino) in libreria dal 16 aprileQui l’articolo di Fiorenza Sarzanini uscito sul Corriere della SeraPaolo Di Lauro, super boss della camorra di Secondigliano (Napoli), ha ereditato il suo potere da Aniello La Monica, detto ‘o macellaro per l’abitudine di strappare il cuore dal petto delle proprie vittime. A ucciderlo è stato lo stesso Di Lauro, investendolo con un’automobile. Paolo ha sfruttato così bene gli insegnamenti di Aniello che adesso è ricco al punto di meritarsi il soprannome di Ciruzzo ‘o milionario. Ha dieci figli, e passa il tempo in giro per il mondo a gestire con i suoi sodali le attività del clan più potente di Napoli. Ha appena incassato una sconfitta sentimentale. Lui e gli altri pezzi da novanta della mala partenopea – Maurizio Prestieri, Raffaele Amato, Enrico D’Avanzo e Gennaro Marino – erano a Barcellona, in un albergo di proprietà del clan, e hanno fatto delle avances a una ragazza dell’Est ricevendo un rifiuto secco. Quando hanno provato a insistere, un amico della ragazza, che lavorava nella struttura come istruttore di arti marziali, si è intromesso. Loro l’hanno inseguito, ne è nata una lite in cui il ragazzo, disarmato, ha malmenato l’intero gruppo di camorristi. Di Lauro si è vendicato il giorno dopo obbligando l’istruttore di arti marziali, pena la morte, a praticargli una fellatio davanti a tutti. Andato via da Barcellona, Di Lauro è tornato a Secondigliano da sua moglie e dai suoi figli – che nei libri mastri del clan sono indicati come F1, F2, F3 e così via – per poi ripartire con l’amico Prestieri alla volta della Slovenia. Lì, si è ripetuta la scena dell’albergo spagnolo: il boss ha messo gli occhi su una ragazza russa poco più che ventenne e le si è avvicinato facendole dei complimenti. Solo che stavolta la ragazza li ha accettati. È la nemesi che Di Lauro attendeva, una medicazione al suo orgoglio di seduttore ferito.Prestieri non li vede più. Paolo e la ragazza russa iniziano a fare vita di coppia, escono insieme, cenano insieme, si chiudono per ore in camera senza dare notizie. Fra Scampia e Secondigliano, nel frattempo, è esplosa la sanguinosa faida tra il clan Di Lauro e quello degli scissionisti che vogliono prendere le redini del narcotraffico. Ma a Paolo non interessa nulla. Anche da latitante, segue la sua fidanzatina ovunque lei vada, mentre i poliziotti seguono lui. Quando lei, dopo aver deciso di tornarsene in Russia a casa dei genitori, sparisce, il boss la segue anche lì, andando a stabilirsi nella casa di famiglia.I suoi colonnelli sono atterriti, la guerra fra clan impazza. Scampia e Secondigliano sono divise in trincee. I vecchi, gli scissionisti, che adesso tutti chiamano gli spagnoli, colpiscono. I giovani, i Di Lauro e le loro nuove leve, rispondono. I corpi vengono trovati crivellati di proiettili, amputati, o completamente carbonizzati, come quello della povera Gelsomina Verde, colpevole solo di aver avuto una relazione con un giovane del clan perdente. Nonostante gli alleati vengano a chiedergli fino in Russia il suo intervento, non vuole saperne nulla. Per lui esiste soltanto la sua fidanzata. Lei scappa a Ginevra, lui va a scovarla fin lì. Lei torna in Russia, lui anche. Quando il boss decide finalmente di tornare a Secondigliano, il suo clan è talmente indebolito che arrestarlo, per i carabinieri, è un gioco da ragazzi. Se Aniello ‘o macellaro, il suo vecchio maestro, potesse vedere la scena, riderebbe. D’accordo, Paolo l’ha ucciso, ma poi anche a lui, come alle vittime di Aniello, qualcuno ha strappato il cuore dal petto.
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