Roma (askanews) – Miguel Bosé è stato l’idolo delle adolescenti negli anni ’80 e ha attraversato da protagonista, con i suoi successi e i suoi demoni, gli ultimi decenni. Ora su Paramount+ è arrivata una serie sulla sua vita, "Bosé", che ripercorre l’infanzia con due genitori "ingombranti", i primi passi nel campo artistico, l’affermazione nel mondo della musica, la sua ricerca di una identità sessuale, il desiderio di diventare padre.
Miguel Bosé è interpretato da José Pastor e Ivàn Sànchez, in due momenti diversi della sua vita. La madre, l’attrice Lucia Bosé, protagonista di una grande stagione del cinema italiano, è interpretata dal Valeria Solarino, che racconta: "La conoscevo come attrice, avevo visto i suoi film, non conoscevo la sua vita. Quindi avvicinarmi alla sua storia mi ha aiutato a capire anche la complessità di questo personaggio".
Ogni episodio è incentrato su una diversa canzone di Miguel Bosé e ripercorre momenti cruciali della sua vita attraverso dei flashback. Solarino, a proposito di Miguel dice: "Conoscevo le canzoni, conoscevo tante canzoni mi piacevano, mi piacciono molto, ma anche qui non conoscevo la sua vita, quindi anche qui è stata un’occasione per conoscere proprio un mondo e anche il modo in cui nascevano le sue canzoni, andavano sempre un po’ di pari passo con la sua vita, con gli eventi.
Sicuramente ha avuto una vita familiare complicata, dovuta al fatto di avere come genitori due star. Erano sicuramente due icone, una del mondo del cinema, una era un grandissimo torero. Ed erano costantemente sotto i riflettori, quando Miguel Bosé nasce le sue foto finiscono sulle copertine dei giornali. Il suo padrino di battesimo è stato Luchino Visconti, Pablo Picasso ha scoperto il suo talento per il ballo. Ha respirato sempre arte, un ambiente molto libero, e soprattutto da parte della madre gli è arrivata questa inclinazione alla sperimentazione".