Stadio a Pietralata, i residenti che rischiano l’esproprio: «Salvate le nostre case»

di solobuonumore

Stadio a Pietralata, i residenti che rischiano l’esproprio: «Salvate le nostre case»

In via degli Aromi, dove dovrebbe sorgere il nuovo stadio, ci sono alcune abitazioni e imprese. «Non vogliamo andare via da quI»

«Noi abbiamo comprato queste case come investimento. Nel progetto iniziale qui intorno doveva sorgere un grande parco – racconta Flavio, residente a Pietralata, fuori il cancello del comprensorio in via degli Aromi, dove dovrebbe sorgere il nuovo stadio della Roma -. L’abbiamo rimesso a posto e abbiamo investito dei soldi, del tempo. Poi è casa nostra non ce ne vogliamo andare per far costruire un parcheggio. Speriamo che la Roma sia attenta anche alle nostre necessità». Dietro il cielo e i palazzi riflessi sulla facciata a specchio della stazione Tiburtina, tra campi, sterpaglie, pappagalli e rondini che nonostante l’autunno ancora volano in cielo, ci sono tre strade e una rotatoria. Una porta a via di Pietralata, una sulla tangenziale e l’altra è una piccola strada chiusa: via degli Aromi. È in questa zona, fino all’uscita della metro Quintiliani, che la Roma ha scelto che sorgerà il nuovo stadio. «Qui in via degli Aromi, precisamente, grazie ad un dislivello del terreno – spiega Flavio –, per fare i parcheggi dovrebbero scavare molto meno». In questa piccola strada senza uscita, in una parte di terra già espropriata per lo Sdo (il progetto urbanistico «Sistema Direzionale Orientale»), prima di arrivare al cancello di un bel comprensorio e di un demolitore auto, si supera qualche baracca e una collina di immondizia. Se molti residenti del grande quartiere popolare – che negli ultimi anni ha subito una notevole "gentrification" – sono contenti per gli imminenti lavori, i residenti e i lavoratori che sono proprio sulla parte di terreno interessato, in cui verranno costruite le varie infrastrutture, sono impauriti. Poco più avanti c’è un autodemolitore, noleggio e riparazioni auto. I titolari sono Andrea e Sara. «Anni fa – racconta Andrea -, c’era stato un progetto di spostare tutti gli autodemolitori in un punto al di fuori e a ridosso del Raccordo Anulare. Sarebbe stato un progetto intelligente che però non è mai stato realizzato. Forse questo è il momento giusto per farlo». Anche se si augurano di no, se verranno espropriati chiedono che gli venga almeno concessa un’area idonea per continuare a lavorare. Vicina, perché la clientela dovrebbe essere mantenuta. Lo stesso pensiero di Giuseppe. Anche lui è lì da quarant’anni, un’impresa avviata da suo padre, e gestisce un’autofficina nei pressi della metro Quintiliani, dall’altra parte del grande terreno dove sorgerà l’impianto. Il progetto da 440,3 milioni di euro, interessa un’area di 160 mila metri quadrati. L’opera genererà 4 miliardi in dieci anni per la città. Oltre lo stadio, spazi esterni, opere di urbanizzazione, infrastrutture ciclo-pedonali per il collegamento con le aree circostanti. Del progetto, infatti,… ( Edoardo Iacolucci / pfoschi – CorriereTv ). Guarda il video su Corriere: https://video.corriere.it/stadio-pietralata-residenti-che-rischiano-esproprio-salvate-nostre-case/bb9ba6ca-4f4e-11ed-8304-dc6918921d5f

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