Fino a trentamila euro per cenare con Renzi. La finanza milanese brinda al “Sì”.

di Paulo Bruno Exequiel

Fino a trentamila euro per cenare con Renzi. La finanza milanese brinda al “Sì”.

Cena privata di fundraising con 37 interlocutori sceltissimi, a capotavola il presidente del Consiglio Matteo Renzi: i convitati hanno sborsato fino a 30mila euro a testa per partecipare e conversare con il premier a casa di Francesco Micheli, uomo di finanza e di cultura.

Sabrina Cottone ricostruisce per Il Giornale come intorno al tavolo, tra gli altri, fossero seduti il noto commercialista Roberto Spada, molto vicino a Stefano Parisi in campagna elettorale. E poi Davide Campari e Luca Garavoglia, Paolo Basilico, gestore del gruppo finanziario Kairos. E ancora Ernesto Pellegrini, l’ex presidente dell’Inter adesso attivo nel catering sociale con il ristorante Ruben per i senzatetto.

La coppia brilliant è Letizia Moratti con il consorte Gianmarco. La garbata Letizia ha scambiato molte carinerie con il premier, che le ha fatto i complimenti non solo per Expo ma anche per Porta Nuova. Sorrisi anche con il successore Giuseppe Sala, anche lui ospite della tavolata, e d’altra parte il sindaco era capo di Gabinetto quando la sciura Moratti era a Palazzo Marino.

L’idea alla base della serata era presentare persone importanti ma sconosciute a Renzi piuttosto che farlo trovare di fronte ai soliti noti.

Al posto delle critiche costruttive ha ricevuto qualcosa di altrettanto utile quando si tratta di far politica: cospicui finanziamenti.  Possono sembrare somme enormi e lo sono. Un po’ meno se si pensa al parterre di ospiti scelti per gustare il risotto con borlotti e verdure, principe del menù, e la conversazione a base di politica estera, molte elezioni americani e tante critiche all’Europa cattiva con l’Italia. Volano parole come «rovesciare il tavolo» dell’Ue, «non sopportarne più le angherie economiche».

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