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Lo studente egiziano dell’Università di Bologna è tornato a casa dopo 22 mesi di detenzione. Un successo, ma solo parziale, perché le accuse contro di lui non sono cadute. Da Mansoura, la città dell’attivista di diritti civili, Marta Serafini racconta l’emozione del 30enne, della sua famiglia e dei suoi amici. Mentre l’editorialista Carlo Verdelli, autore di diversi articoli a sostegno della causa del ragazzo adottato dall’Italia, spiega perché non bisogna mollare proprio adesso.
Per altri approfondimenti:
– Patrick Zaki è libero, ma le accuse non sono cadute: “Grazie a chi mi ha sostenuto” https://bit.ly/3GtGF2P
– Patrick Zaki, libertà benedetta (e incompleta). Ora avanti per Giulio Regeni https://bit.ly/3yoBnTH
– La storia di Patrick Zaki dall’inizio: le accuse, l’arresto e la scarcerazione https://bit.ly/3GvQgWO