ROMA (ITALPRESS) – “Non dobbiamo ricominciare, perchè Forza Italia non si è mai fermata”. E’ quanto sostiene Paolo Zangrillo, ministro per la Funzione Pubblica, in una intervista al Corriere della Sera. La vera sfida piuttosto ora è «confermarne la centralità anche senza Berlusconi. Un leader irripetibile, che ha cambiato la politica. Il centrodestra perde il suo leader, ma tiene saldi i suoi valori. La nostra responsabilità è quella di garantirne la proiezione verso il futuro».
“In questa fase l’unità e la condivisione sono irrinunciabili per tutti coloro che autenticamente si riconoscono in FI – prosegue Zangrillo – Dobbiamo seguire gli insegnamenti di Berlusconi, che ha sempre creduto nel merito e messo a valore le tante persone capaci di FI. Dobbiamo mettere in campo una personalità riconoscibile, di valore, in grado di rappresentarci. Con la guida di Antonio (Tajani, ndr) saremo punto di riferimento all’interno del Ppe e dei valori liberali e cattolici del centrodestra».
«Mi ha emozionato il lunghissimo tributo che alla Camera è stato riconosciuto a Berlusconi, più di 5 minuti di applausi, una testimonianza dell’affetto e della stima che trasversalmente ha saputo costruire. E’ da quella capacità di arrivare al cuore delle persone, da quella umanità che ha sempre preceduto le altre sue straordinarie virtù che dobbiamo trarre ispirazione e forza per fare quello che ci chiedeva: stare in mezzo alla gente. Lo faremo già questo sabato a Novara insieme ai nostri dirigenti nazionali»ha proseguito. “SE vedo una possibile discesa in campo di un familiare di Berlusconi? E’ una scelta personale e lo dico partendo dalla mia esperienza. Il mio impegno in politica si è concretizzato solo quando mi sono intimamente sentito pronto. Lo stesso vale per chiunque: una scelta personale che non può essere spinta o forzata». «La centralità di FI nel Ppe è un’altra eredità di Berlusconi. A lui era chiaro come il futuro dell’Italia dipendesse dalla capacità di contare a livello internazionale. Dobbiamo continuare su questo percorso. Ben vengano le aggregazioni, purchè rispettose dei nostri valori” ha concluso.
“In questa fase l’unità e la condivisione sono irrinunciabili per tutti coloro che autenticamente si riconoscono in FI – prosegue Zangrillo – Dobbiamo seguire gli insegnamenti di Berlusconi, che ha sempre creduto nel merito e messo a valore le tante persone capaci di FI. Dobbiamo mettere in campo una personalità riconoscibile, di valore, in grado di rappresentarci. Con la guida di Antonio (Tajani, ndr) saremo punto di riferimento all’interno del Ppe e dei valori liberali e cattolici del centrodestra».
«Mi ha emozionato il lunghissimo tributo che alla Camera è stato riconosciuto a Berlusconi, più di 5 minuti di applausi, una testimonianza dell’affetto e della stima che trasversalmente ha saputo costruire. E’ da quella capacità di arrivare al cuore delle persone, da quella umanità che ha sempre preceduto le altre sue straordinarie virtù che dobbiamo trarre ispirazione e forza per fare quello che ci chiedeva: stare in mezzo alla gente. Lo faremo già questo sabato a Novara insieme ai nostri dirigenti nazionali»ha proseguito. “SE vedo una possibile discesa in campo di un familiare di Berlusconi? E’ una scelta personale e lo dico partendo dalla mia esperienza. Il mio impegno in politica si è concretizzato solo quando mi sono intimamente sentito pronto. Lo stesso vale per chiunque: una scelta personale che non può essere spinta o forzata». «La centralità di FI nel Ppe è un’altra eredità di Berlusconi. A lui era chiaro come il futuro dell’Italia dipendesse dalla capacità di contare a livello internazionale. Dobbiamo continuare su questo percorso. Ben vengano le aggregazioni, purchè rispettose dei nostri valori” ha concluso.
– foto: agenzia fotogramma.it –
(ITALPRESS).