Pangiallo romano

di Aglaia

Pangiallo romano

Pangiallo romano

Tipico del Lazio, il Pangiallo Romano è un dolce che si prepara per l’occasione delle feste natalizie. Sembra che l’origine risalga perfino all’epoca della Roma Imperiale. È un dolce molto ricco di frutta secca, energetico e a lunga conservazione.

00:00 Introduzione
00:30 Ingredienti
00:41 Strumenti necessari
00:44 Creazione delle formine
01:06 Sciogliere il miele
01:12 Aggiunta della scorza di agrumi
01:23 Aggiunta del cioccolato fondente
01:35 Aggiunta dei canditi
01:47 Aggiunta dell’uvetta
02:03 Aggiunta della farina bianca per amalgamare
02:15 Creazione dei panetti
02:52 Tintura della superficie di giallo
04:00 Cottura
04:06 Risultato finale

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✫INGREDIENTI

Per l’impasto
150 g di noci
100 g di nocciole
100 g di mandorle
30 g di canditi
100 g di uvetta sultanina
100 g di miele
Scorza di arancia e limone
100 g di farina bianca
100 g di cioccolato fondente

Per la copertura
1 cucchiaio di farina bianca
1 cucchiaio di olio di semi
Una bustina di zafferano
Acqua q.b.

✫MATERIALE OCCORRENTE
• Tagliere
• Coltello a lama lunga
• Ciotola
• Piastra da forno
• Carta da forno
• Grattugia

✫PREPARAZIONE
1. Raccogliere il miele in un pentolino, dunque scaldarlo aromatizzando con scorza di arancia e limone.
2. Lavare l’uvetta sultanina e raccoglierla in una ciotola, dunque coprire con acqua e lasciar riposare per una decina di minuti.
3. In un tagliere, raccogliere le noci, le mandorle e le nocciole, e a piacere tritarle grossolanamente con il coltello: in alternativa, è possibile evitare di tritare la frutta secca. Trasferire il trito di frutta secca in un pentolino, dunque far tostare per far sprigionare l’aroma.
4. Tritare il cioccolato fondente.
5. In un pentolino, raccogliere la frutta secca tostata con il trito di cioccolato, dunque aggiungere il miele e l’uvetta, ben strizzata dall’acqua di ammollo. Unire a piacere anche i canditi e la farina bianca, un po’ per volta, fino ad ottenere una consistenza piuttosto compatta.
6. Inumidire le mani e ricavare 6 palline, schiacciarle leggermente e disporle su una placca foderata con la carta da forno.
7. Preparare la pastella di copertura. In un pentolino, scaldare l’olio, unire la farina e lo zafferano sciolto in poca acqua calda. La consistenza dev’essere quella di una glassa.
8. Pennellare la pastella dorata sulla superficie dei panetti, dunque infornare e cuocere a 180°C per circa mezz’ora.
9. Lasciar raffreddare completamente: servire tagliando a fettine il pangiallo.
10. Il pangiallo si conserva molto a lungo, anche per un paio di mesi, in un ambiente fresco e asciutto, al riparo da fonti di calore.

Il pangiallo romano è una via di mezzo tra il pampepato ferrarese, il panforte di Siena e la fruit cake anglosassone! Divertitevi a personalizzarlo secondo i vostri gusti!

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